Misurare il benessere del Bhutan: intervista a Dasho Karma Ura

Prima di diventare Direttore del Center for Bhutan Studies (CBS), carica che ricopre dalla sua fondazione nel 1999, Dasho Karma Ura ha lavorato 12 anni per il Ministero della Pianificazione del suo Paese. Il Centro che ora guida è un istituto di ricerca interdisciplinare sulle scienze sociali che si occupa del benessere sociale, culturale, economico e politico nel Bhutan. L’organizzazione studia la Crescita Nazionale della Felicità, ossia l’indicatore per il benessere elaborato in e da questo piccolo Stato asiatico, pubblicando i risultati delle sue analisi.

Che cosa significa benessere per Lei?

Una volta che tutte le altre condizioni sono soddisfatte, il benessere può essere determinato dalla combinazione di un buon sonno, serenità emotiva, meditazione e un po’ di esercizio fisico giornaliero. Tutto ciò creerà benessere a livello personale. Ma c’è anche un’idea di benessere “a lungo termine”: educazione, salute, un reddito, una buona famiglia, un buon ambiente… Vai in Nuova Zelanda o negli Stati Uniti per lavorare, in Giappone per morire, [sii libero] e via dicendo. Questa è, ripeto, un’idea di benessere “a lungo termine”. Tuttavia, il benessere si costruisce anche momento per momento, lungo tutte le ventiquattro ore della giornata. Se questa notte non dormo, se non faccio nessun esercizio fisico e non mi muovo per un intero giorno, o se lascio che certe esperienze mi scombussolino emotivamente, il giorno seguente non sarò in uno stato di benessere. Perciò, ci si deve prendere cura di sè, ora dopo ora, giorno dopo giorno.

Quali sono le conseguenze dirette e indirette della Crescita Nazionale della Felicità nella società butanese?
La Crescita Nazionale della Felicità ha un impatto diretto sui media, la politica e il sistema educativo. In tutti questi contesti, si discute molto della Felicità Nazionale Lorda. L’impatto reale della Crescita della Felicità si rintraccia però nel miglioramento e nell’esperienza delle persone comuni: questo è l’impatto indiretto dell’indicatore.

Come descriverebbe lo sviluppo e i cambiamenti dell’indicatore GNH da quando ha iniziato a lavorarci?
Attraverso i sondaggi, realizzati per raccogliere dati per l’indicatore, approfondiamo la nostra comprensione della società. Perciò un beneficio per la  ricerca e ricercatori è quindi una maggiore conoscenza della vita delle persone. Per capire la popolazione nella sua interezza, non c’è altro metodo se non l’approfondito questionario usato dall’indicatore GNH. E ne vale la pena. Perché governi e società spendono miliardi in altri metodi per raggiungere lo stesso scopo, mentre questo (utilizzare sé stessi per comprendersi) è così economico – relativamente parlando… Ne vale la pena. Raccogliamo informazioni su vari aspetti della vita, i modi in cui gli individui trascorrono le loro ventiquattro ore (per esempio, i soldi – in cosa li spendono nelle ventiquattro ore), come trascorrono la giornata in termini di quantità e qualità, come decidono di impiegare i millequattrocento quarantaquattro minuti a disposizione in una giornata. Sto parlando in termini generali, ma capire nel dettaglio come le persone si sentono rispetto alle loro vite è la base di ogni governo. I governi devono sapere come ti senti dentro, come cambia il tuo umore nel corso della giornata, qual è la tua condizione di salute, che risorse possiedi, qual è il tuo impatto e la tua interazione con l’ambiente, in quali attività culturali sei coinvolto durante la tua esistenza. Questi sono gli elementi su cui si devono fondare le decisioni delle amministrazioni pubbliche, non gli interessi e i comportamenti economici, che  costituiscono solo uno degli aspetti della vita delle persone. Perciò, i governi dovrebbero essere interessati a questo tipo di sondaggi [i questionari che misurano la felicità e il benessere delle persone, NdT] ed essere influenzati positivamente dai loro risultati, quando prendono decisioni sulla spesa pubblica. Dal momento che riscuotono le tasse dalla popopazione gli Stati dovrebbero consultare questo database [l’insieme di dati raccolti attraverso il questionario GNH, NdT] prima di decidere come spendere i soldi dei cittadini: in ciò si riconosce la sua utilità.
Come l’esperienza del Bhutan potrebbe contribuire alla trasformazione della società globale?
In termini di conservazione ambientale, il Bhutan è in anticipo rispetto agli altri Stati, grazie alle sue politiche di protezione della natura selvaggia, delle foreste – possibili in parte forse perché la popolazione del Bhutan è esigua, ma anche perché ha un’etica fortemente orientata alla conservazione. La società globale può guardare al Bhutan come a una fonte d’ispirazione in tal senso. L’altra caratteristica che fa del Bhutan e della sua società una realtà da cui prendere spunto è lo stile di vita, a basso consumo e privo di stress. Ma, probabilmente, molti altri Paesi sono più avanzati in altri aspetti della vita.