La sfida dell’educazione sui cambiamenti climatici

Lunedì, 8 dicembre, qui alla COP20 si è svolto un Side event promosso dall’UNICEF sull’educazione ambientale. Un tema complesso e spesso sottovalutato, ma di un’importanza fondamentale per il nostro futuro. Quando si parla di cambiamenti climatici vengono subito in mente nozioni e materie tecniche dalle scienze, all’ingegneria, all’agricoltura e solo in ultimo si arriva al tema dell’educazione. Nonostante in questi meeting si continui a parlare di scadenze e di anni venturi si ha la sensazione che manchi una reale prospettiva di lungo periodo. Si è talmente concentrati sulle deadlines che si perde quasi il focus sulla situazione attuale.

L’educazione è sempre stata qualcosa di fondamentale nella nostra società, un processo delicato e continuo che ha sicuramente il potere di cambiare le cose. Un percorso in evoluzione, che alcuni pedagogisti affermano non fermarsi alla prima parte della vita di un individuo, il life long learning per usare un’espressione inglese, ovvero l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Anche di questo ha parlato Mariana Alcalay, membro dell’ufficio brasiliano UNESCO, che ha esposto un interessante progetto portato avanti a Itajaí, città a sud del Brasile. In una scuola sono state proposte una serie di lezioni riguardanti il cambiamento climatico, con un approccio multidisciplinare e non solo limitato all’ora di scienze.

Uno degli ostacoli infatti che spesso si incontrano quando si propone l’educazione ambientale nelle scuole è quello della “relegazione” dell’argomento alla sola tematica scientifica. In questi istituti sono state invece coinvolte più materie, tra le quali anche arte, riuscendo a far immergere i ragazzi pienamente nell’argomento.

Un altro importante ruolo nell’ambito dell’educazione e dell’apprendimento lo svolge la Croce Rossa, attiva in molti paesi africani per portare il tema dei cambiamenti climatici nelle scuole.

In generale sembrano quindi essere stati fatti dei passi avanti anche se molto resta ancora da fare.