COY, questa sconosciuta…..

L’acronimo COY non farà venire in mente nulla alla maggior parte dei nostriventicinque lettori, persino noi partecipanti fino a una settimana fa non avevamo idea di cosa potessimo aspettarci. Con questo articolo intendiamo introdurvi al fantastico mondo della dodicesima Conferenza Internazionale dei Giovani sui Cambiamenti Climatici, la COY, alla vigilia della Conferenza ONU delle Parti sul Clima (COP22), che si terrà a Marrakech, dal 7 al 18 novembre.

Parliamo con Selma Chaouki: lei, un’energica ventisettenne marocchina laureata in Scienze Ambientali in Belgio e autodefinitasi “di formazione francese”, fa parte del gruppo degli organizzatori della COY12 di Marrakech. Si è appassionata al tema del cambiamento climatico a soli 14 anni: cosa, a suo parere, abbastanza rara. Quando le domandiamo come mai ci sia parecchia disinformazione sul tema COY fra i giovani, ci spiega, infatti, che col tempo ha notato che si tende ad avvicinarsi a questi temi principalmente con la fine degli studi cioè quando si trova una personale stabilità. COY nasce 11 anni fa dalla volontà dei governi di includere nelle trattative delle COP l’opinione giovanile, specificatamente della fascia d’età tra i 16 e i 30 anni.
 Lo scopo delle COY è, infatti, produrre un documento che riassuma il lavoro svolto dai giovani partecipanti e una summa delle loro opinioni. Per questo, le COY vengono svolte qualche giorno prima dell’inizio delle trattative. Ma, vi domanderete, questo documento ha un effettivo valore? Selma ci spiega che, non solo le Parti sono obbligate a leggerlo, ma, deve essere tenuto in considerazione prima di finalizzare qualsiasi decisione. Normalmente, la COY veniva organizzata nella stessa città in cui si trovava la COP. Da due anni a questa parte, però, è stato deciso di organizzare più COY simultanee: una, la principale, nella città della COP mentre le altre dislocate in varie città del mondo. In questo modo si permette anche ai giovani che non possono permettersi viaggi intercontinentali (magari abitanti di Paesi in via di sviluppo) di partecipare e vedere la loro opinione inclusa nel documento ufficiale.
La COY12 è molto speciale, ci tiene a farci sapere Selma, non solo si svolge in ben 24 città diverse ma, per la prima volta in assoluto, verrà presentata la “Carbon Footprint” dell’evento, cioè verranno calcolate le emissioni di: CO2, CH4, Ossido nitroso N2O, Idrofluorocarburi HFCs, Perfluorocarburi PFCs e Esafloruro di zolfo SF6 (gas serra e inquinanti atmosferici) in modo da rendere consapevoli i partecipanti e far riflettere su come ogni evento potrebbe essere organizzato riducendo al minimo le emissioni e i consumi.
In conclusione, per chiunque volesse saperne di più, è molto semplice trovare la pagina della COY12 (//www.coy12.com/) e scoprire, anche, come poter partecipare alle future Conferenze dei Giovani. Non è difficile far parte del cambiamento!