Super Fulanito e l’agricoltura biologica e famigliare

Super Fulanito, la mascotte dell’Agenzia di Stampa Giovanile, era presente nel primo giorno della Cupola dei Popoli Contro il Cambiamento Climatico, per parlare con i produttori di cibo sui cambiamenti climatici, sull’agricoltura familiare e sulla produzione biologica. Oggi è il primo giorno della “Cumbre de los Pueblos”, la Cupola dei Popoli, un’incontro che riunisce ambientalisti, studenti, lavoratori rurali, indigeni, contadini e rappresentanti dei movimenti sociali dall’8 all’11 Dicembre a Lima.

L’incontro si svolge in parallelo alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (COP20), come alternativa per ampliare il dibattito sul cambiamento climatico oltre agli enti governativi. Almeno 8000 persone e duecento organizzazioni sociali di diversi paesi sono attese per l’evento, che si concentrerà sul tema “Cambiamo il sistema, non il clima”. Sono previsti almeno duecento attività e gruppi di discussione, suddivisi in otto temi che non sono stati considerati una priorità nella COP20: la crisi della civiltà, il cambiamento sociale e i modelli alternativi di vita sociale; il riscaldamento globale e il cambiamento climatico; la sovranità e la transizione energetica; l’agricoltura e la sovranità alimentare; la gestione sostenibile del territorio e degli ecosistemi; le donne e la sostenibilità della vita; il lavoro dignitoso in opposizione alle false soluzioni come l’”economia verde” e i “posti di lavoro verdi”.

Il tema dell’agricoltura familiare è stato evidenziato oggi nella Cumbre de los Pueblos. L’agricoltura famigliare è un modo di preservare la coltivazione di cibo regionale e, allo stesso tempo, proteggere la biodiversità agricola con l’utilizzo di prodotti naturali. Questa pratica è incoraggiata dalla conoscenza molto specifica e adattata all’agricoltura locale, come ad esempio la capacità di gestire con cura la terra. In questi giorni si promuove anche lo sviluppo sociale, economico e ambientale, agendo direttamente sull’economia locale in cui si svolge questa attività.

“In Perù siamo riusciti a preservare la produzione di alimenti autoctoni, come la quinoa e più di 2.400 varietà di patate. L’importanza della produzione famigliare è fondamentale sia per la sussistenza delle famiglie, sia delle parti commerciali”, dichiara Carlos Humberto, partecipante dell’Associazione di Produttori Ecologici del Perù.

Parte della produzione biologica nel paese si svolge all’interno della famiglia. Ma loro non sono gli unici ad essere vulnerabili ai cambiamenti climatici. “Se manca la stabilità del clima, si interrompe e si devasta la produzione alimentare”, spiega Yuritzin Flores, membro del progetto CRESCE – Donne Rurali in America Latina e nei Caraibi per i Cambiamenti Climatici.

Fiori dichiara che ci sono più di 58 milioni di donne che lavorano nel settore, tante in modo non pagato. “Se non riusciamo ad arrivare a un accordo per frenare il cambiamento climatico, le donne e gli uomini che lavorano nel campo dovranno vivere adattandosi,” si lamenta.